Olio Nonno Peppino Extravergine di Oliva Monocultivar PERANZANA Biologico Italiano- IGP “Olio di Puglia”  BagBox 5 Lt

Olio Nonno Peppino Extravergine di Oliva Monocultivar PERANZANA Biologico Italiano- IGP “Olio di Puglia” BagBox 5 Lt

Il profilo sensoriale risulta complesso e di immediata riconoscibilità anche da parte di consumatori poco esperti. All'olfatto si caratterizza per un profumo di fruttato netto di olia con evidenti note di pomodoro verde e carciofo, mela e note di lattuga ed erbe medicinali con equilibrate note di amaro e piccante. Gli attributi del piccante leggero e dell'amaro, grazie al loro equilibrio, riescono a conservare intatti i profumi distintivi rendendolo armonico già appena dopo la frangitura delle olive. Questa è la valutazione di Marco Oreggia, noto assaggiatore ed editore della guida al mondo degli extravergini FLOS OLEI.

I.G.P. Indicazione Geografica Protetta
Senza Glutine
Senza Lattosio
No OGM
Biologico


Azienda Agricola Palma Bio
TORREMAGGIORE (FG)

Dettagli

L’olio extravergine di oliva (EVO) di Peranzana si ricava dall'omonima cultivar Peranzana o Provenzale. Essa è presente prevalentemente in un ristretto territorio della Puglia, identificabile negli agri dei comuni di Torremaggiore, San Severo e San Paolo di Civitate -Alto Tavoliere delle Puglie -in provincia di Foggia.

L'areale di produzione si riconduce alla storia di questi stessi territori: essi, infatti, appartenevano al feudo dei De Sangro, nobile famiglia che dall'anno 1083 ha posseduto queste terre, salvo brevi intervalli fra cui un periodo in cui furono assegnate ai Templari e poi ai Benedettini. I De Sangro, degli antichi duchi di Borgogna, fra i loro titoli nobiliari si fregiavano essere, infatti, duchi di Torremaggiore, principi di San Severo e marchesi di Castelnuovo e Casalvecchio

  Un illustre membro della famiglia nobiliare fu Raimondo De Sangro, nato a Torremaggiore il 30 gennaio 1710 e morto a Napoli il 22 marzo 1771. Noto scienziato e membro dell’accademia della crusca, alchimista, inventore, iscritto alla massoneria, esoterista, personaggio eclettico che ha lasciato meraviglie nella cappella San Severo a Napoli, in cui si possono ammirare statue di rara bellezza, fra cui la più nota: il Cristo Velato.

L’ultimo principe di San Severo è stato Michele De Sangro, nato a Napoli il 14 giugno 1824 e morto a Torremaggiore il 5 febbraio 1890 di questi si narra che:

… negli anni trascorsi a Parigi si dedicò allo studio dell’agricoltura, visitò la scuola di Grignon, e studiò i metodi agrari della Gran Bretagna e le nuove macchine a fuoco (così si definivano all’epoca della rivoluzione industriale le macchine a vapore).

Intorno al 1870 il Principe, accompagnato da Elisa Croghan, ritornò in patria, a Torremaggiore. Qui, avvalendosi degli studi fatti e dei consigli dell’illustre botanico Ugo Croghan padre di Elisa, si prese cura dei suoi estesi fondi, migliorando i metodi di coltivazione, sostituendo alla forza dei cavalli e degli uomini, quella del vapore, facendo giungere dall’Inghilterra e dall’America nuove macchine agrarie.

 

Durante il XIX secolo l’olio era ancora riservato, nel suo impiego alimentare, alle città e ai ceti più ricchi: solamente alla fine del secolo si verificherà la piena diffusione del consumo familiare dell’olio d’oliva, affiancata da un netto incremento dell’olivicoltura.

 

In questo contesto furono impiantati nuovi oliveti ed innestati quelli esistenti con la varietà importata da quella soave terra francese, la Provenza, di cui Egli stesso era originario (la Borgogna era un tempo l’alta Provenza) e che ben sposò l’ambiente adottivo dando come prodotto quel nettare dorato dall’inconfondibile gusto e profumo.

Il Duca fu il primo ad introdurre in Puglia e ad impiantare per proprio uso a Torremaggiore, nel Trappeto posto, in tre vasti ambienti suddivisi da due archi, nel fossato dell’ala sud del Castello, il Mulino a Fuoco e i torchi per trarne l’olio, nel numero di quattro muniti ciascuno della relativa fossa di raccolta di felicissima invenzione che venivano curiosati da non pochi abitanti dei paesi circonvicini”

(Liberamente tratto dagli scritti di Mario Fiore ed Emanuele Iacovelli)

Nei comuni ricadenti nei feudi De Sangro sono oggi coltivati circa 6500 ettari di oliveti di Peranzana (censimento agricoltura 2010). Da queste “Chiuse” come vengono chiamati gli oliveti, in cui sono presenti anche una piccola percentuale (meno del 10%) di olivi di Rotondella, si ricava un olio extravergine di oliva tra i più noti ed apprezzati sul mercato nazionale (numerosi sono stati i riconoscimenti ottenuti nei diversi concorsi internazionali) grazie alle sue inconfondibili caratteristiche sensoriali che traggono origine dalla tipicità, dal genotipo e dalle particolarità dell'ambiente pedo-climatico ospitante.

 L’olio EVO, e in particolare quello di Peranzana che per le sue caratteristiche si posiziona fra quelli di eccellenza, è il principale grasso di condimento della dieta mediterranea.

Questa rappresenta oggi la soluzione più idonea ai problemi creati dai disordini alimentari di questi ultimi decenni (malattie cardiovascolari, tumori, malattie dismetaboliche come diabete etc…) ed è basata sullo scarso consumo di carne, soprattutto rossa, su un adeguato consumo di carboidrati complessi (pane, pasta), su un abbondante consumo di verdura e frutta fresche, aggiungendo un buon bicchiere di vino rosso a pasto. Conosciuta per i suoi positivi effetti sulla salute, deve questo merito soprattutto all’uso dell’olio di oliva come grasso di uso quotidiano, a differenza di altri tipi di diete che utilizzano grassi saturi di origine animale.

L’EVO è un fitocomplesso, un prodotto di origine vegetale contenente una molteplicità di componenti maggiori considerati grassi “buoni”, in quanto favoriscono la riduzione del colesterolo LDL presente nel sangue, causa di infarti e di ostruzioni vascolari, l’aumento del colesterolo “buono” HDL.

L’azione antiossidante, dovuta in particolare del doppio legame presente nell’acido oleico (componente quantitativamente più elevata), nonché negli acidi linoleico e linolenico (polinsaturi), è notevolmente potenziata dai cosiddetti “fitosteroli” contenuti in quantità minime, ma assolutamente efficaci negli EVO e, soprattutto, nell’EVO di Peranzana.

Quest’azione antiossidante è fondamentale per proteggere i tessuti dall’azione aggressiva svolta dall’invecchiamento. L’EVO ha acquisito un’importanza sempre maggiore nell’alimentazione sana e si è rivelato prezioso nel combattere le malattie degenerative che rappresentano la principale causa di morte tra le popolazioni occidentali.

 In conclusione l’EVO da semplice condimento è diventato un vero e proprio “nutraceutico”, vale a dire un nutrimento avente vere e proprie proprietà terapeutiche, una medicina naturale, che fa bene al  gusto, al palato ed alla salute.